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Quest'articolo è stato aggiornato il giorno: mercoledì 25 ottobre, 2023

Ormai la portabilità dei nostri dispositivi elettronici, in special modo dei nostri smartphone, è diventata essenziale, nell'informatica odierna.
Grazie al costante progresso costruttivo e la miniaturizzazione dei componenti, nei nostri iPhone oggi c'è molta più potenza di calcolo rispetto ai computer desktop ad uso professionale della prima metà degli anni 2000.
Tutta questa potenza d'elaborazione racchiusa nel palmo della nostra mano, che ci ha permesso di sperimentare l'Internet e la comunicazione a distanza in una nuova veste, molto più performante e molto più integrata nel nostro stile di vita.
Il nostro iPhone ci segue con noi dappertutto, ed è veramente il nostro factotum: ad accompagnare la classica parte telefonica, le pressoché infinite possibilità d'utilizzo che fornisce, grazie alle sue migliaia di app disponibili nell'App Store, lo rendono pressoché insostituibile in tanti settori della nostra vita.

Proprio il suo punto di forza, però, ovvero l'estrema duttilità unità alla mobilità, può essere anche il suo tallone d'Achille; specialmente quando da esso diventiamo estremamente dipendenti, e quindi ce lo portiamo un po' dappertutto.
Anche il luoghi o situazioni che, magari, per il nostro telefono sono ben poco adatte.
Un danno da liquidi nasce più o meno così: perché l'iPhone si è trovato in una situazione dove non sarebbe dovuto stare.
Se hai sperimentato di persona un danno come questo, ed il tuo iPhone è venuto a contatto con dei liquidi conduttivi, continua a leggere per sapere come porre rimedio alla cosa.
Un solo consiglio: leggi in fretta, perché nella tua situazione, il tempo non è di certo tuo amico.

La conduttività elettrica

Stepheh Gray
Stephen Gray, il primo scienziato che descrisse matematicamente il fenomeno della conduttanza elettrica

Nel 1731, in pieno illuminismo, il brillante scienziato inglese chiamato Stephen Gray, armeggiando con le prime pile elettriche costruite da Alessandro Volta, si rese conto di una cosa: il passaggio degli elettroni in un elemento conduttore non era sempre costante, ma variava sistematicamente in base al materiale stesso utilizzato come elemento conduttivo.
Notò, nello specifico, che certi metalli sembravano far passare molto meglio gli elettroni, e certi altri invece li facevano scorrere molto peggio.
Datosi che niente si può definire scienza se non è messo scritto per equazione, Gray studiò un po' il problema, dopodiché sentenziò che la conduttività elettrica, in un generico elemento detto conduttore, è data dalla densità della corrente elettrica fratta la sua intensità.

Qualche decennio più tardi, l'altrettanto brillante inventore e scienziato tedesco Georg Simon Ohm scopì che c'è una relazione ben precisa tra la differenza di potenziale (tensione elettrica) applicata agli estremi di un conduttore e l'intesità totale (amperaggio) della corrente che attraversa lo stesso: è la resistenza elettrica, diametralmente opposta alla conduttanza.
Le due misure, inversamente proporzionali, dicono esattamente quanto un generico conduttore è permeabile al passaggio di un flusso elettronico: più sale la resistenza (ohm), più diminuisce la conduttanza.
Conduttanza e resistenza sono caratteristiche proprie di ogni elemento presente nell'Universo, e possono cambiare anche considerevolmente in base a come tali elemento si combina, oltreché per tanti altri fattori (come ad esempio la temperatura d'esercizio).
Generalmente, comunque, tutti i metalli sono degli ottimi conduttori elettrici; in particolar modo rame ed oro vedono una conduttanza eccellente.

Faraday, il flusso elettronico ed i liquidi

La gabbia di Faraday
La gabbia di Faraday è un luogo sicuro, che protegge gli esseri viventi all'interno da fulmini e tensioni elettriche in generale

Il geniale scienziato sperimentatore britannico Michael Faraday, verso la metà del 1800, scoprì un fatto decisamente curioso: il flusso elettronico, quando percorre un conduttore, scorre solamente sulle superfici esterne dello stesso, esattamente come un flusso d'acqua scorre aderente alle superfici del contenitore.
Quindi, la conduttanza elettrica è data tutta dall'ultimo strato del materiale conduttore, ovverosia quello più esterno di tutti.
I motivi di ciò, al tempo di Faraday non ancora ben compresi, saranno poi spiegati nel corso del 1900: gli elettroni del flusso elettrico vengono 'spinti' l'uno addosso all'altro non solo da loro stessi e dalla loro velocità (la tensione elettrica), ma anche da quanti altri elettroni sono presenti nella superficie che percorrono.

Va da sé che gli elettroni di valenza di un dato elemento, ovvero quelli più esterni che possono formare legami chimici, se presenti in gran numero (come nei metalli), fanno immergere il flusso elettronico in un vero e proprio 'mare di elettroni', che ne facilita di molto lo scorrimento sopra la superficie.
Quindi, si capisce il perché elementi a prima ipotesi non così eccezionali come conduttori, si rivelano poi ottimi per far passare corrente elettrica: la loro componente superficiale è quella che ne decreta o meno la resistenza al flusso elettronico.
Uno dei conduttori in questione, dal comportamento decisamente anomalo, è proprio l'acqua: chimicamente neutra, se si prende in esame la sua formula pura, ovvero la famosa H2O, è un pessimo conduttore elettrico.
Il legame covalente è troppo forte tra le sue molecole, e gli elettroni trovano un muro insuperabile al loro passaggio: tutti gli elettroni di valenza dell'ossigeno e l'idrogeno sono in bilanciamento, molto stabile.
Ma in natura non esiste mai acqua chimicamente pura, solamente fatta d'ossigeno ed idrogeno: questo perché l'acqua è eccezionale nello spezzare i legami ionici dei sali minerali, che si mischiano così al liquido, formando una miscela conosciuta come 'acqua naturale'.

Ovunque passi l'acqua, con qualsiasi superficie venga a contatto, a partire dalla sua sorgente, il liquido si riempie di sali minerali.
E questo è un bene: gli esseri viventi hanno bisogno di sali minerali per vivere.
Tornando al discorso elettrico, c'è da notare che i sali minerai disciolti nell'acqua, si disciolgono proprio in virtù del decadimento del loro legame ionico. Che si rompe, facendo quindi 'galleggiare' nel liquido tanti ioni, elettricamente carichi, con tanti elettroni di valenza che formano un vero e proprio 'mare elettronico'.
Questo mare d'elettroni è ottimo per il passaggio di altri elettroni di un flusso elettrico, per via dell'alta conduttanza della superficie del liquido.
Ecco come l'acqua naturale diventa un ottimo conduttore elettrico, capace quindi di far scorrere una tensione attraverso di esso.

I liquidi: conduttivi e non conduttivi

Cloruro di sodio
Un granello di sale ingrandito qualche decina di volte.
Disciolto in acqua, il cloruro di sodio forma una miscela ionizzata altamente conduttiva

Abbiamo visto che l'acqua naturale, carica di sali minerali, è un liquido conduttivo, capace cioè di far scorrere elettroni attraverso esso.
Ma l'acqua naturale non è di un solo tipo, con la stessa quantità di sali e gli stessi tipi di minerali: cambia da zona a zona del mondo, da sorgente a sorgente, da fonte a fonte.
L'acqua del mare, ad esempio, come noto contiene un'alta quantità di cloruro di sodio disciolto in essa. Essendo gli ioni del cloruro altamente conduttivi, il liquido che la contiene è pertanto molto più conduttivo rispetto all'acqua chiamata 'dolce', di lago o di fiume.
L'acqua distillata invece, ovvero acqua chimicamente pura, non è conduttiva: essendo composta solo da molecole di idrogeno ed ossigeno, come spiegato in precedenza ha un'alta resistenza al passaggio degli elettroni, impedendone la conduttanza.

Isopropanolo
L'isopropanolo, chiamato anche 'alcol puro' (oppure 'alcool vero') è un liquido non conduttivo,
e pertanto può essere utilizzato per pulire i circuiti elettronici

L'acqua zuccherata, come è quella dei succhi di frutta (e delle bibite dolci in genere) è estremamente conduttiva: gli zuccheri sciolti si comportano come i sali minerali, facendo divenire conduttivo il liquido.
L'alcool puro, ovvero l'etanolo, non è conduttivo, e pertanto è usatissimo in elettronica per pulire i contatti elettrici da sporcizia ed ossidazioni.

Il danno da liquidi nei componenti elettrici ed elettronici

Una scheda logica di iPhone 5S con gravi danni da liquido
Una scheda logica di iPhone 5S con gravissimi danni da passivazione: si può notare come, in particolar modo, il connettore del digitalizzatore sia stato mangiato dall'ossido per gran parte dei suoi pin di contatto. Il danno si è formato rapidamente, in neppure 12 ore dall'incidente

Finora abbiamo visto che ci sono liquidi conduttivi e non conduttivi, ed abbiamo anche vagamente accennato che, per l'elettronica, quelli pericolosi sono solo quelli conduttivi. Come mai questo fatto?
Perché i segnali elettrici che viaggiano in un dato circuito possono essere visti come delle grandi autostrade, in cui ordinatamente e ad una certa velocità (tensione elettrica) si muovono gli elettroni, in una certa quantità (intensità elettrica).
Si viaggia sempre ad un senso (polarità elettrica), e le corsie sono delimitate tra di loro da guard rail invalicabili (bus).
Come nelle autostrade non ci sono mai incroci a raso, così nel bus che gli elettroni percorrono i segnali non si incrociano mai direttamente; in gergo, i circuiti non vanno mai in cortocircuito (ovvero, non raggiungono mai resistenza nulla).
Questo è possibile grazie all'accurato lavoro di progettazione degli integrati e dello stampato di un dato dispositivo elettrico: tutto è perfettamente calcolato e le strade percorribili sono tracciate, evitando cortocircuiti.

In questo schema, un liquido conduttivo che viene a contatto con i componenti elettronici rompe l'equilibrio, creando nuove strade che gli elettroni possono prendere.
Come un pazzo, guidando contMilanono in autostrada, creerebbe sicuramente gravi incidenti, così gli elettroni, percorrendo un liquido conduttivo versato su una scheda logica di un dispositivo elettronico, causano quasi sempre cortocircuiti.
Per i delicati integrati e micro-componenti presenti in un iPhone (ad esempio), ciò vuol dire seri danni. Spesso irreparabili, se non trattati per tempo.

Un liquido conduttivo, oltre a causare cortocircuiti vari, causa anche ossidazione dei componenti con cui viene a contatto.
Tali ossidazioni lentamente corrodono tutte le parti prettamente metalliche di un circuito, facendole decadere in una sostanza friabile, dal colore verde-ramato: è il fenomeno della passivazione.
Un circuito elettronico su cui è stato versato un liquido conduttivo è sempre destinato alla passivazione, se non si interviene tempestivamente.
Una volta che la parte interessata del circuito s'è passivata, non è più possibile ripararla.

La scala IP della resistenza ai liquidi

Un iPhone 7 con certificazione IP67
Un iPhone 7 con certificazione IP67

Come abbiamo visto in precedenza, sebbene sia tendenzialmente sempre sconsigliabile avvicinare i dispositivi elettronici ai liquidi conduttivi, è a volte necessario operare con essi in condizioni di grande umidità od addirittura sott'acqua.
Si pensi, ad esempio, alle fotocamere subacquee, oppure a tutti quei dispositivi elettronici - orologi, computer, tester e via discorrendo - che devono necessariamente operare immersi nel mare.
Per permettere a tali dispositivi di funzionare, quindi, è necessario proteggere i delicatissimi circuiti in maniera adeguata dalle infiltrazioni di acqua e liquidi vari (comprese anche le polveri).

Nel corso degli anni, si sono studiati svariati modi per proteggere i componenti elettronici dai danni da liquido, ed è stata concordata anche una particolare scala di valori che misura quanto effettivamente un generico dispositivo elettronico sia resistente ai liquidi ed alle polveri.
Tale scala, chiamata IPM (acronimo di International Protection Marking) è stata sviluppata dall'International Electrotechnical Commission (IEC), e serve appunto a certificare la resistenza di un dispositivo elettronico secondo una scala di valori ideali, standardizzati IEC 60529.

Come si legge la scala IP?

Il codice identificativo della certificazione comincia con le due sigle IP ed è seguito da due numeri, che variano dallo 0 al 6 per il primo (protezione dalle polveri), e dallo 0 al 9 per il secondo (protezione dai liquidi).
Tale codice identifica il dispositivo e la sua tenuta ideale a polveri e liquidi conduttivi, e può quindi essere utile al consumatore per scegliere il prodotto più adatto ad un particolare uso.
Un numero 0 (sia al primo che al secondo valore del codice) indica una protezione inesistente sia alle polveri che ai liquidi: all'aumentare del valore del numero, aumenta proporzionalmente il livello di protezione.

Se un dispositivo non ha nessun codice IPM, si assume per convenzione che la sua protezione di default sia IP20, ovvero sia protetto dall'ingresso di oggetti e particelle enormi (ad esempio: il dito di una mano) e che non abbia nessuna protezione ai liquidi, neppure ai leggeri schizzi d'acqua.
Di contro e agli antipodi, un dispositivo marcato IP69 identifica un dispositivo protetto ermeticamente dalle polveri (anche quelle più fini) e che resiste in acqua per almeno un'ora a cinque metri di profondità, con pressioni considerevoli che spaziano tra gli 80 ed i 100 bar (in tutte le direzioni).
Di seguito si riporta un'utile tabella dei valori IP, sia per le polveri che per i liquidi:

Protezione dalle particelle solide
IP0 Nessun tipo di protezione
IP1 Protezione contro le grandi superfici (superiori a 50mm)
IP2 Protezione contro corpi solidi di dimesioni superiori a 12mm
IP3 Protezione contro corpi solidi di dimensioni superiori a 2.5mm
IP4 Protezione contro corpi solidi di dimensioni superiori a 1mm
IP5 Protezione contro le polveri
IP6 Protezione totale contro polveri e, in generale, qualsiasi corpo di piccolissime dimensioni
Protezione dai liquidi
IP0 Nessun tipo di protezione
IP1 Protezione dalle gocce d'acqua con caduta verticale
IP2 Protezione dalle gocce d'acqua con caduta ad inclinazione massima di 15°
IP3 Protezione dalla pioggia
IP4 Protezione dagli spruzzi accidentali
IP5 Protezione dai getti d'acqua intenzionali
IP6 Protezione contro le ondate
IP7 Protezione da immersioni temporanee fino ad un metro e per massimo 30 minuti
IP8 Protezione da immersione continua di almeno un metro di profondità, per almeno 30 minuti e con pressione di almeno 10 bar esercitata in tutte le direzioni
IP9 Protezione da getti d'acqua ad alta pressione, ad alta temperatura e ad immersioni di almeno cinque metri di profondità, per almeno un'ora e con pressione tra gli 80 ed i 100 bar in tutte le direzioni

Come si intuisce, più il numero dei due codici aumenta di valore, e più il dispositivo offre un grado superiore di protezione.
La protezione dei corpi solidi a valore 0 significa un dispositivo con i circuiti totalmente esposti, senza la minima copertura, quindi è impossibile trovarne in commercio.
La protezione dai liquidi minima può essere invece 0, mentre convenzionalmente si intende 'water resistant' un dispositivo con una protezione minima di 5.
È bene sottolineare che la scala di certificazione IP è solamente 'una traccia', ovverosia una specifica tabella standardizzata che il produttore può offrire ai propri potenziali clienti, affinché essi possano giudicare in libertà l'acquisto del bene, evitando operazioni di marketing confusionario o scorretto.
Non è una certificazione obbligatoria, ed il suo scopo è esclusivamente di carattere informativo.
Altresì, i test dei dispositivi effettuati dai produttori per certificare il codice IP di un dato prodotto sono generalmente effettuati in ambienti ideali ed in condizioni controllate; i risultati quindi possono differire - e di molto - rispetto a quelli effettivamente sperimentati in ambienti d'uso quotidiano.

È da notare che i livelli di protezione dai liquidi comprendono sempre specifici tempi massimi (o minimi) d'immersione: questo è logico, considerando che quasi tutti i moderni dispositivi elettronici - come per l'appunto i telefoni cellulari - per ovvi fattori costruttivi non possono essere protetti da veri e propri contenitori stagni, ma piuttosto fanno molto affidamento su guarnizioni e collanti biadesivi.
Allo stato attuale della tecnologia, non esistono collanti in grado di operare a tempo indeterminato in ambienti umidi o subacquei: anche l'adesivo più tenace ha un tempo di azione ben definito in ambiente liquido, dopo il quale perde ogni efficacia.
Ancora, la pressione esercitata in pochi metri d'altezza da grandi masse d'acqua, come quella del mare ad esempio, è incompatibile con le attuali resistenze di scocche e display quotidianamente utilizzati nei nostri cellulari.
Ecco perché dispositivi professionali per le immersioni prolungate, come ad esempio computer e macchine fotografiche subacquee sono specificatamente progettati con robusti involucri esterni a tenuta completamente stagna, senza parti esterne tenute assieme da collanti o da adesivi vari.

Quali iPhone hanno la certificazione IP?

Parlando di iPhone, tutti i modelli prodotti fino ad iPhone 6S non hanno alcuna certificazione IP ufficialmente dichiarata da Apple, e quindi si assume - per convenzione - che la loro resistenza sia IP20.
Dal modello iPhone 7 in poi, Apple ha invece accompagnato i dispositivi con una certificazione IP67, che quindi rende il telefono resistente agli schizzi d'acqua, alle polveri e alle brevissime immersioni.
Non lo rende però un telefono subacqueo, né un dispositivo adatto per essere usato regolarmente in ambienti costantemente umidi.
A ciò va aggiunto che l'usura quotidiana nel tempo fa diminuire l'efficacia dei materiali sigillanti, e che quindi il dispositivo potrebbe perdere significativamente la resistenza originaria.
È quindi sempre buona norma evitare l'immersione sistematica, continua e prolungata dell'iPhone 7 nei liquidi conduttivi, mentre si può stare ragionevolmente tranquilli nell'uso quotidiano, fatto anche di piccoli schizzi d'acqua, polveri e pioggia.

Trattamento idro-repellente e anti-ossidante per il tuo iPhone

Per ridurre quanto più possibile i danni da liquido, oltre che ovviamente tenere il vostro iPhone ben lontano dall'acqua, nel nostro laboratorio è disponibile uno specifico trattamento idro-repellente ed anti-ossidante.
Tale trattamento, eseguito con un particolare spray con nano-molecole idro-repellenti ed isolanti, aiuta a proteggere i delicati circuiti della scheda logica in caso di contatto con un liquido conduttivo.
Il trattamento è anche ottimo per proteggere i circuiti elettronici da umidità, vapore acqueo, condensa e salsedine.
Il costo del trattamento è molto contenuto: solamente € 39,00 e può essere un valido supporto per chi fa frequente uso del telefono in ambienti di lavoro a rischio, specialmodo quelli con alta percentuale d'umidità.

Recupero danno liquidi iPhone: come funziona e quando funziona

Se il tuo iPhone è venuto a contatto con un liquido conduttivo, come ad esempio l'acqua naturale, dovresti essere preoccupato: è uno dei danni peggiori che possa mai accadere in elettronica.
Rapidamente, l'acqua fa ossidare i componenti interni del telefono, facendoli disgregare passivando, mentre la conduttività non preventivata che il liquido crea può mandare in cortocircuito tanti integrati, micro-bobine, micro-condesatori e qualsiasi altro micro-saldato della scheda logica.
Non c'è una regola precisa che dice cosa si danneggia: dove la conduttività malevola colpisce, è dipeso dal caso.
Il tempo è un parametro fondamentale in qualsiasi danno da liquido, e dev'essere sempre considerato in sede di analisi del dispositivo che necessita assistenza: datosi che l'ossido non si forma istantaneamente, ma necessita di un (seppur minimo) tempo di reazione chimica per manifestarsi, si può fruttare quel dato breve intervallo per intervenire, e rimuovere ciò che deve essere rimosso.
Questo è lo scopo del recupero danno liquidi: tentare non di riparare (sarebbe già troppo tardi), ma prevenire il guasto.
Purtroppo, ciò è molto difficile, soprattutto perché le possibilità di riuscita sono inversamente proprorzionali al tempo che è intercorso dal danno liquidi sino all'intervento d'urgenza in laboratorio.

A volte, anche solo pochi minuti di contatto con un liquido conduttivo possono danneggiare irrimediabilmente il tuo iPhone: un cortocircuito in qualsiasi componente della logia compromette sempre il normale esercizio del dispositivo.
Ecco perché dobbiamo intervenire con tempismo immediato: il telefono va trattato nel più breve tempo possibile.
Più si interviene veloci, e più probabilità ci sono di salvare il tuo iPhone.
Chiamaci subito al 333.29.22.308, e prenota d'urgenza un appuntamento: più veloce farai e meglio sarà.
Tenteremo di salvaguardare tutte le funzionalità della scheda logica del tuo iPhone: eseguiremo un lavaggio d'urgenza con particolari soluzioni non conduttrici e de-ossidanti, e poi puliremo a fondo, sia con macchina ad ultrasuoni che manualmente, ogni residuo di ossido su ogni parte della logic board.
Metteremo poi, ad ogni passaggio, il tuo iPhone sotto i nostri microscopi di laboratorio, andando a scovare anche il più piccolo frammento di ossido ancora presente.
Risalderemo ciò che può essere risaldato, e ravviveremo le eventuali piste passivate dei connettori; cambiaremo la batteria del tuo iPhone con una nuova, perché le batterie ai polimeri di litio diventano instabili se danneggiate da un liquido conduttivo; puliremo ogni flex dati, lo sostituiremo se necessario.
Insomma, faremo veramente di tutto per salvare il tuo iPhone.
Il tutto, al costo (non rimborsabile) di Euro 55,00.
Una piccola spesa che, se fatta per tempo, può farti salvare molti più soldi, considerando il valore del tuo iPhone.

Cosa devo fare se il mio iPhone è venuto a contatto con dei liquidi conduttivi?

In primis, spegni immediatamente l'iPhone, se questo è ancora acceso.
Se è invece spento, non provare assolutamente ad accenderlo.
Se hai una carta SIM dentro il telefono, rimuovila estraendo l'apposito carrellino.
Se l'iPhone è caduto in acqua salata (come quella del mare), e se hai a portata di mano dell'acqua distillata, versane un poco su un panno morbido, e tampona uniformemente il telefono.
Se è caduto in acqua dolce, tampona semplicemente il telefono con un panno morbido.
Prendi poi della carta assorbente (i comuni rotoli asciugatutto da cucina vanno bene), avvolgici l'iPhone e chiama il prima possibile il 333.29.22.308.
La tempestività con cui ti rivolgerai all'assistenza sarà essenziale, per la salvaguardia delle funzionalità del tuo telefono.

Posso prenotare online l'intervento d'urgenza per il mio iPhone caduto in acqua?

No, devi necessariamente chiamare il 333.29.22.308 il prima possibile.
Il motivo di ciò è logistico: lavoriamo le richieste online entro 24 ore, e 24 ore, nel tuo caso, sono veramente TROPPO TEMPO.
Tempo che, con un iPhone che si sta velocemente ossidando, tu non hai.
Devi quindi prenotare telefonicamente, di modo che possiamo darti precedenza immediata nelle lavorazioni, inserendoti il prima possibile tra gli appuntamenti.

Posso portarvi il mio iPhone caduto in acqua anche senza appuntamento?

Sì, puoi: puoi portarlo in qualsiasi momento in orario di laboratorio, anche senza appuntamento.
Ai dispositivi venuti a contatto con un liquido conduttivo viene data l'assoluta precedenza di trattamento, e vengono immediatamente messi nella soluzione di lavaggio de-ossidante.
Se non hai prenotazione, comunque, il tuo iPhone sarà trattato con urgenza, ma sarai obbligato a lasciarlo in laboratorio, e ad aspettare una nostra chiamata successiva, che ti avvertirà dello stato del recupero del dispositivo.

Cosa comprende il costo del recupero danni da liquido?

Per € 55,00 (non rimborsabili) eseguiremo:

Non è compreso nel costo di € 55,00:

- Display (eventualmente compromesso dai liquidi);
- Circuiti passivi della scheda logica (quasiasi flex, compresi i connettori di ricarica, microfoni, fotocamere ed altoparlanti vari)

Problemi col tuo iPhone a Milano? Possiamo aiutarti?

Siamo specializzati da anni nell'assistenza professionale a qualsiasi modello di iPhone.
Offriamo solamente servizio in loco in tutta Milano, non abbiamo una sede fisica: ciò ci permette di risparmiare sui costi e garantire prezzi e tempi d'intevento eccezionali!
Abbimo i migliori tecnici sul mercato, ed operariamo sempre con la massima qualità e professionalità, al prezzo più conveniente del mercato.
Se sperimenti problemi col tuo iPhone e necessiti di un rapido aiuto, puoi contattarci in qualsiasi momento: compila pure il modulo elettronico qui in basso, ed un nostro tecnico ti contatterà entro 24 ore.

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