Quest'articolo è stato aggiornato il giorno: mercoledì 25 ottobre, 2023
Sin dalla sua prima apparizione, nel luglio del 2007, iPhone ha subito cambiato le regole generali della telefonia: grandissimo display totalmente multitouch, Sistema Operativo dedicato, applicazioni con forte componente modulare, integrativa del Sistema, grandissima importanza all'esperienza d'utilizzo web e, ovviamente, batteria integrata del dispositivo.
Una batteria ai polimeri di litio, nello specifico.
Tale soluzione, al tempo criticata da molte parti, risultà comunque vincente tanto che, negli anni a venire, è diventata lo standard della nuova telefonia degli smartphone.
I vantaggi di una batteria ai polimeri di litio integrata nel dispositivo sono enormi: possibilità di modellazione dell'accumulatore secondo le esigenze di progettazione, peso e dimensioni contenute, perfetta integrazione nel telefono.
Tutti i modelli di iPhone sin qui prodotti, da iPhone originale sino ad iPhone 6S, montano una batteria integrata Li-poly non sostituibile direttamente dall'utente, ma non per questo non rimpiazzabile: può essere cambiata senza problemi, ma l'operazione richiede assistenza specializzata.
Come qualsiasi altra batteria ricaricabile, esauriti i cicli massimi di carica / scarica possibili per la sua tipologia di costruzione, anche la batteria dell'iPhone comincia a manifestare i sintomi da esaurimento.
Per sapere quali sono, da cosa sono causati e come comportarsi di conseguenza, continua pure a leggere qui in basso.
Una batteria ricaricabile, chiamata anche accumulatore o batteria secondaria (da non confondersi invece con la pila, che è detta batteria primaria) è una speciale batteria che, sebbene funzioni esattamente con il principio della pila voltaica, non è in grado solo di scaricarsi d'elettroni, ma anche di ricaricarsi di essi.
Ovvero: il processo di ossidazione delle celle che compongono l'accumulatore, irreversibile nelle
batterie primarie, in quelle secondarie è reversibile un certo numero di volte. Tale numero non è infinito, ma è comunque molto elevato.
Una volta che gli elettroni immagazzinati nelle celle sono esauriti, per il normale uso della batteria, è possibile rimetterne altri fornendo alla batteria un'adeguata tensione elettrica, unita ad un'adeguata intensità (amperaggio).
Con tensione ed amperaggio giusti, le celle ossidate della batteria possono de-ossidarsi, e ritornare quindi ad immagazzinare elettroni.
Tale processo, di scarica e carica totale delle celle, è chiamato ciclo di carica.
Come detto poco in alto, il numero di cicli che una batteria può fare è variabile; i parametri di variabilità dipendono in primis dalla tecnologia costruttiva, e poi, in seconda battuta, dall'uso e la cura che ne fa l'utente finale.
Nel corso degli anni, sono state prodotte innumerevoli batterie, con svariate tecnologie costruttive e di pressoché qualsiasi forma ed attacco del connettore, per ogni esigenza particolare.
Famose ed antiche (ed anche un bel po' tossiche) sono le batterie ricaricabili
al Nichel-Cadmio, per esempio: tra le prime ad essere ideate per la produzione di massa, furono messe in commercio sul finire degli anni '70 del secolo passato, e sono rimaste di larghissimo uso fino all'arrivo delle molto meno tossiche Nichel-metallo-idruro (Ni-MH), che sono ancora largamente utilizzate.
Dalla seconda metà degli anni '90 in poi, per molti usi specifici (tra i quali telefonia ed informatica in generale), sono state introdotte le nuove batterie agli ioni di litio (Li-Ion), che hanno subito settato un nuovo standard per leggerezza, compattezza e grande capacità di carico energetico.
Dagli anni 2000 in poi, le batterie agli ioni di litio sono diventate il nuovo paradigma della telefonia cellulare: non c'è più alcun telefono mobile, o tablet, che non le implementi.
La tecnologia agli ioni di litio è stata ulteriormente migliorata nel corso degli anni, divenendo ai polimeri di litio (Li-poly).
Non cambia molto, a livello di principio di funzionamento, solo che le Li-poly, non avendo più bisogno di contenitore metallico esterno, ma essendo dotate di un gel elettrolita solidificato, risultano ancora più leggere e dense delle equivalenti Li-Ion, e per questo motivo sono preferite dai costruttori hardware.
iPhone, in qualsiasi sua versione, monta un accumulatore ai polimeri di litio.
Tale tecnologia, di origine sovietica e che è stata messa a disposizione del mercato di consumo solo dopo la caduta del blocco comunista, consente mediamente di sfruttare la batteria per circa 500-600 cicli di carica / scarica, dopodiché l'accumulatore dovrebbe essere opportunamente smaltito e sostituito.
Una batteria secondaria prossima all'esaurimento, con già molti cicli di carica / scarica eseguiti, solitamente presenta dei sintomi chiari ed inequivocabili agli occhi d'un esperto, che spesso però possono essere confusi, da un utente profano, per altre complicanze, magari ben più temute.
Ecco quindi una breve lista dei sintomi di una batteria ormai da sostituire:
Il vostro iPhone, incredibilmente, sembra ricaricarsi completamente molto più velocemente di prima, e raggiunge il 100% della carica veramente ‘a razzo'.
Vedete crollare la percentuale di carica del telefono in pochissimo tempo, anche quando non lo state usando in maniera intensiva.
Il telefono, in prossimità della batteria, si 'scalda' molto più di prima.
Il telefono si spegne improvvisamente, anche con indicatore di carica residua considerevole.
Riuscite a malapena a finire una giornata di lavoro con una carica (e spesso, una non vi basta).
La velocità e la reattività generale di iOS risulta molto peggiorata rispetto al passato.
Se
si sperimentano uno o più di questi sintomi, è molto probabile che la batteria dell'iPhone abbia ormai gran parte delle celle irreversibilmente ossidate, e che quindi necessiti di una sostituzione in tempi rapidi.
Se non si provvede per tempo, appena tutte le celle della batteria diventeranno inservibili, e quindi non passerà più tensione, l'iPhone smetterà totalmente di funzionare.
Dipende.
Solitamente, una generica batteria Li-poly
continua ad erogare energia anche con il 60% ed oltre delle celle ormai ossidate, e non sono rari i casi in cui un misero 20%, comunque, riesce ancora ad alimentare, in maniera estrememanete limitata, un dispositivo.
Il problema, semmai, è la durata e l'affidabilità : una batteria ormai da sostituire ha una carica residua utilizzabile che, solitamente, è circa 1/3 di quella che aveva originariamente. Questo rende la durata dell'erogazione energetica rapportata di conseguenza: il valore è molto basso.
Ancora, datosi che gran parte delle celle sono ossidate, e che quindi non assorbono più elettroni ma anzi fanno resistenza al loro passaggio, per effetto Joule il calore dell'accumulatore aumenterà in maniera esponenziale.
Nei dispositivi con scocca in alluminio, come gli iPhone 5, iPhone 5S, iPhone 6 ed iPhone 6S, questo calore può anche far diventare bollente l'intero dispositivo.
Una batteria prossima alla morte comincia ad erogare una tensione elettrica non ottimale ed incostante; questo, per i delicatissimi micro-componenti di un dispositivo elettronico, sensibilissimi al voltaggio, è pericoloso.
I riavvii e gli spegnimenti improvvisi sono molto comuni, in una batteria esausta: questo perché i controller di sicurezza che monitorano costantemente la tensione tentano di proteggere telefono e batteria dai pericolosi cali di differenza di potenziale, uno storico tallone d'Achille della tecnologia ai polimeri di litio.
Sebbene sia impossibile prevedere la durata totale, fino all'ultima cella attiva, di una batteria Li-poly, si è benissimo a conoscenza del risultato finale: l'iPhone smetterà di funzionare. Di punto in bianco.
Non si accenderà più, non darà più segni di vita neppure tentando di caricarlo.
Oppure, attaccandolo al cavo di alimentazione, timidamente tenterà di avviarsi, per poi desistere.
Arrivati a quel punto, il cambio di batteria diventa l'unica soluzione possibile.
Sarebbe comunque bene provvedere per tempo, ed evitare di arrivare ad una situazione del genere.
Il rigonfiamento degli accumulatori capita solitamente ad un particolare tipo di batterie: quelle ai polimeri di litio.
Tale effetto, noto e molto diffuso, vede la batteria gonfiarsi proprio come un palloncino, aumentando a dismisura le proprie dimensioni.
La causa, al contrario di quello che credono in molti, non risiede nella normale usura, ma in un danneggiamento.
In particolar modo, il danno si causa quando la batteria prende una sovra o sotto-tensione elettrica.
I motivi di ciò sono prettamente fisici: questo tipo di batterie ha le celle polimeriche estremamente dense e sottili, divise tra di loro da un elettrolita speciale, un gel solidificato. Questa estrema compattezza permette una densità totale eccezionale: a parità di spazio occupato, le Li-poly possono essere anche il 50% più dense di una dimensionalmente equivalente Ni-MH.
Un vantaggio considerevole, se si pensa che, per ovvia analisi, più si aumentano le celle e più si aumenta la capacità totale di accumulo della batteria.
L'elettrolita solido permette di mantenere la struttura auto-portante, senza bisogno di involucro metallico esterno. Un enorme beneficio, in termini di dimensioni, modellabilità e leggerezza della batteria.
Tutti questi vantaggi però, comportano alcuni svantaggi, risaputi ed inevitabili.
Tra questi, quello più importante è proprio l'estrema delicatezza di tutto l'impianto costruttivo.
Celle così sottili e vicine tra di loro, in grande quantità e riempite di elettroni (quindi energia) sono in un sottile bilanciamento elettro-meccanico: esattamente come un contenitore in cui è stato ricreato il vuoto pneumatico, che scoppia di colpo se viene rapidamente bucato, così le lamine polimeriche della batteria, energeticamente cariche che hanno una precisa differenza di potenziale al catodo e all'anodo, si gonfiano violentemente se questa differenza viene alterata.
Un delicatissimo equilibrio dettato dalla tensione elettrica.
Quando questo equilibrio viene meno, per eccesso o per difetto, la batteria si danneggia.
Una volta che una batteria ai polimeri di litio si gonfia, non c'è modo di farla tornare alle dimensioni originarie: dev'essere al più presto smaltita.
Le batterie dell'iPhone possono ricevere un danno da sovra-tensione quando sono in fase di carica: un caricabatterie danneggiato, o non idoneo, così come uno sbalzo di tensione nel circuito d'alimentazione di casa a cui esso è collegato, sono solitamente gli indiziati principali.
Ancora, l'uso di accumulatori esterni portatili, spesso di pessima qualità e comperati a pochissimo costo, sono cadidati perfetti per risultare killer di batterie.
Parlando di sotto-tensione, questa solitamente accade in una batteria esausta: quando la CPU richiede un consumo considerevole d'energia e se il chip di controllo della tensione fa cilecca e non spegne il telefono,
è possibile che di colpo la tensione scenda sotto la misura d'esercizio, danneggiando la batteria.
Un caso molto frequente nelle batterie vecchie, che il proprietario si rifiuta di sostituire.
Una batteria gonfia è estremamente pericolosa: come tutte le Li-poly, il rischio di esplosione aumenta vertiginosamente, così come anche il rischio di perforazioni della struttura, che possono causare pericolosi fumi venefici ed incendi.
Solitamente, un'analisi visiva è sufficiente ad appurare lo stato della batteria, ed il suo eventuale rigonfiamento.
Negli iPhone 3G, iPhone
3GS, iPhone 5, iPhone 5S, iPhone 5C, iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6S ed iPhone 6S Plus, la batteria gonfia stacca il frame plastico dal vetro di protezione, facendo sollevare quest'ultimo anche di molti centimetri.
Quando la batteria gonfia preme sul pannello LCD, causa le classiche distorsioni temporanee dei suoi cristalli, immediatamente percettibili al semplice tatto del vetro.
Raramente, la batteria puà danneggiare i delicati flex di connessione di LCD e digitalizzatore, rendendo il pannello inservibile.
Negli iPhone 4 ed iPhone 4S, la batteria gonfia ha abbastanza forza da spaccare il retro-scocca plastico, rendendone necessaria la sostituzione.
Fortunatamente, in quasi la totalità dei casi questi
difetti sono reversibili: cambiando la batteria, e mettendone una nuova e di dimensioni idonee, la funzionalità originale dell'iPhone viene ripristinata.
Sì, è vero.
E questo è comune a
tutte le batterie ai polimeri di lito.
Tali accumulatori, difatti, per loro stessa tecnologia costruttiva, inevitabilmente perdono parte della loro capacità originaria nel tempo, anche se non vengono utilizzati. Anzi: il non utilizzo peggiora il loro degrado, facendolo accelerare.
Si stima che ogni anno d'utilizzo la batteria del vostro iPhone perda circa il 20% della capacità originaria.
A questo, va aggiunto la naturale usura da ossidazione che progredisce ad ogni ciclo di carica e scarica.
A partre da iOS 10.2 in poi, il Sistema Operativo di iPhone include un modulo software automatico che controlla lo stato di salute della batteria, eseguendone una scansione.
Quando apparrte il messaggio:
"La batteria di iPhone potrebbe richiedere assistenza tecnica"
molto probabilmente l'accumulatore del telefono è molto usurato, oppure danneggiato.
In questo caso, sarebbe bene seguire il suggerimento di iOS e
portare l'iPhone in un centro specializzato che provvederà al controllo e all'eventuale sostituzione della batteria.
Da iOS 11.3 in poi e da iPhone serie 6 in poi, è possibile controllare se il dispositivo è entrato nella gestione delle prestazioni seguendo il percorso Impostazioni > Batteria > Stato Batteria.
Nel pannello è possibile visionare una stima della capacità residua della batteria (capacità massima) e, in caso dell'attivazione della gestione delle prestazioni, è possibile disabilitare temporaneamente la funzione.
Per default, iOS attiva la gestione delle prestazioni (con underclocking della CPU e limitazione di altre funzionalità hardware)
automaticamente dopo un calo di tensione improvviso che porta allo spegnimento o al riavvio dell'iPhone.
Se disattivata manualmente dal pannello Stato Batteria, la funzionalità comunque viene riattivata al successivo calo di tensione.
Ciò può divenire molto frustrante e di difficile controllo, poiché una batteria esausta fa spegnere o riavviare il dispositivo anche più volte durante il corso della giornata lavorativa.
Per risolvere definitivamente la problematica, è necessario sostituire l'accumulatore esausto.
Nel nostro laboratorio, eseguiamo cambi rapidi della batteria per ogni modello di iPhone (escluso il modello originario del 2007, iPhone EDGE).
Il cambio è effettuato in 10 minuti, e vengono eseguiti oltre venti controlli specifici del telefono, sia prima che dopo il cambio.
La vecchia batteria viene analizzata tramite appositi software, e viene controllato l'assorbimento elettrico, la tensione, la capacità totale e quella residua.
Contestualmente, tutto l'iPhone viene messo sotto check elettrico: qualsiasi difetto o malfunzionamento viene annotato nell'apposita scheda, e comunicato al cliente.
Dopo il cambio di batteria, il telefono viene di nuovo messo sotto controllo software, per testarne ancora i parametri di funzionamento, che devono risultare ottimali.
Eseguiti di nuovo i check elettrici di default, il telefono viene riconsegnano al cliente.
Siamo molto scrupolosi e precisi nella procedura, perché vogliamo garantire sempre il massimo della qualità , col minimo prezzo e spesa di tempo.
Escludendo danni alla scheda logica, il mero cambio della batteria dell'iPhone non comporta nessuna perdita di dati.
Tuttavia, il laboratorio raccomanda di mettere in pratica sempre, prima di ogni intervento, la prima regola dell'informatica, che è:
iPhone 7 e modelli successi sono progettati e costruiti da Apple con certificazione IP67, che li rende impermeabili a schizzi d'acqua, brevissime immersioni (massimo 30 minuti e massimo 1 m di profondità ) nonché resistenti all'infiltrazione delle polveri sottili.
Ogni volta che il dispositivo dev'essere necessariamente aperto, è necessario provvedere al ripristino della funzionalità impermeabile tramite applicazione ex novo di apposito adesivo sigillante.
Dopo che la batteria è stata sostituita, viene eseguito un test con apposito macchinario che misura il livello di tenuta stagna del telefono: solo dopo i risultati del test, è possibile stabilire se l'iPhone ha mantenuto o meno l'impermeabilità .
Il costo standard parte da € 39,00 e varia a seconda del modello di iPhone (escluse eventuali promozioni in corso al momento dell'intervento).
Chiama il numero 333.29.22.308 oppure compila con attenzione il modulo di prenotazione che trovi qui sotto:
Siamo il primo e vero servizio espresso direttamente sul posto per iPhone che opera a Milano.
Offriamo solamente servizio in loco in tutta Milano, non abbiamo una sede fisica: ciò ci permette di risparmiare sui costi e garantire prezzi e tempi d'intevento eccezionali!
Ricorda che richiedendo il servizio di ritiro e consegna a domicilio (non tutte le zone di Milano sono coperte*), puoi scegliere tra quello standard in giornata, oppure quello espresso in soli 30 minuti.
Ricordiamo a tutti i clienti possessori di iPhone dalla serie 5 in poi che non è possibile sostituire la batteria del dispositivo in presenza di vetro di protezione rotto o scheggiato (anche in minima parte). In questo caso specifico, prima della sostituzione della batteria, è necessario provvedere in primo luogo alla sostituzione del vetro protettivo, e solo successivamente sarà possibile sostituire l'accumulatore esausto.
No: non ci occupiamo di accumulatori (e dispositivi in generale) che ancora rientrano nel programma d'assistenza in garanzia del produttore e/o rivenditore.
Il nostro servizio di cambio rapido batteria si applica esclusivamente ai dispositivi fuori dal periodo di garanzia, o che hanno subito danneggiamenti che hanno provocato la decadenza della stessa.
Dovete quindi rivolgervi ai centri d'assistenza
ufficiali di Apple, in questo caso.
Montiamo esclusivamente batterie OEM / A+ o compatibili commerciali di grado equivalente all'A+ di altissima qualità .
Sebbene molti produttori e centri di assistenza non garantiscano gli accumulatori, in quanto componenti soggetti ad usura e naturale degrado (anche senza utilizzo da parte dell'utente), il nostro laboratorio garantisce l'intervento di sostituzione per 24 mesi.*
*Per clienti privati.
Clienti con Partita IVA garanzia di mesi 12.
La garanzia del buon funzionamento degli accumulatori è relativa esclusivamente alla loro produzione originaria, e ne sono esclusi danneggiamenti dovuti a cattivo uso da parte dell'utente, danni accidentali da sovra o sotto tensione, degrado naturale degli stessi;
Ogni batteria iPhone che viene consegnata dai fornitori in laboratorio è testata singolarmente.
Prima di essere messa a disposizione per la clientela, la batteria viene testata con un ciclo completo di carica/scarica, ed i suoi parametri vengono controllati tramite apposito software: solo se tutto risulta conforme allo standard viene dato l'OK, e la batteria
viene etichettata come pronta all'installazione.
Non eseguiamo controlli a campione, ma singoli controlli per ogni batteria in stock: questo garantisce il minimo rischio di prodotti fallati, che vengono così immediatamente scartati.
Grazie ad un'accurata gestione 'just in time', il laboratorio è in grado di ordinare e stoccare un numero di batterie adeguato a soddisfare le richieste dei clienti, evitando però lunghi periodi di giacenza degli accumulatori.
Questo perché le batterie ai polimeri di litio si danneggiano irreversibilmente se non utilizzate. Mediamente, una generica Li-poly perde spontaneamente il 20% della capacità totale ogni anno, a prescindere dal suo effettivo utilizzo o meno; tale percentuale sale considerevolmente se la batteria rimane in giacenza, inutilizzata.
Sotto questo aspetto, una batteria ai polimeri di litio può essere vista come un prodotto deperibile nel medio termine, e come tale quindi va trattato.
Cerchiamo quindi di garantire sempre
batterie sempre nuove di produzione, evitando l'accumulo per lunghi periodi temporali in magazzino.